La durata del nostro Manvantara è di 64.800 e si divide in 5 Grandi Anni di 12.960 anni l’uno (che per semplicità di calcolo vengono arrotondati a 13.000 anni).
Quadro corrispondenze tra Punti Cardinali, Razze Umane e Temperamenti:
Tavola di successione dei 5 Grandi Anni
G. A. Orientamento Elementi Razza Temperamento
Primo Polo Etere Primordiale Equilibrato
Secondo Est Aria Gialla Nervoso
Terzo Sud Fuoco Nera Sanguigno
Quarto Ovest Terra Rossa Bilioso
Quinto Nord Acqua Bianca Linfatico
Questa successione delle razze ricorda la successione delle 5 virtù nella tradizione cinese.
I sovrani cinesi facevano il giro dell’impero ogni 5 anni.
Cronologia dei 5 Grandi Anni
Nel 1° Grande Anno viveva l’umanità primordiale in cui non vi era alcun temperamento dominante.
I Purana della dottrina Indù insegnano che in quell’epoca vi era una sola casta o supercasta, detta Hamsa in cui si trovavano allo stato indifferenziato le caratteristiche delle caste future.
Questo periodo primordiale si situa nell’epoca detta dell’Ippopotamo, calda ed umida nelle zone oggi abitate e primaverile al Circolo Polare Artico.
All’umanità primordiale corrisponde l’Adamo biblico.
Ad ogni inizio dei 6 Manvantara che hanno preceduto il nostro, corrisponde un Adamo primordiale cioè un’umanità primordiale.
Riguardo al nostro Manvantara, ad ogni inizio di Grande Anno corrisponde invece un Noè biblico, cioè una nuova umanità che si sviluppa dopo ogni inizio di Grande Anno.
Il passaggio dal 1° al 2° Grande Anno rappresenta il passaggio dall’unità alla dualità come indicato nella Bibbia dalla creazione della coppia Adamo ed Eva a partire dall’Androgine primordiale.
Questo passaggio è adombrato dall’immagine del “sonno d’Adamo”.
La comparsa della dualità e poi della molteplicità porta alla rottura dell’unità primordiale della razza umana che si scinde in quattro razze distinte.
Le quattro razze non scendono in campo simultaneamente ma in successione, possedendo solo una alla volta il predominio in un determinato arco temporale mentre le altre tre rimangono nell’ombra.
La Bibbia situa il Paradiso terrestre ad oriente, così è da lì, dopo la perdita dell’unità, che prese il sopravvento per prima la razza gialla, abitante in oriente.
L’umanità primordiale risiedeva invece nella zona polare, si suppone nell’odierno circolo polare artico siberiano in quanto in questa area sono stati trovati numerosi resti antropologici, di utensili e di suppellettili che la fanno pensare un tempo densamente popolata.
Verso al fine del 1° Grande Anno la natura ha modificato il Continente Iperboreo originario obbligando i suoi abitanti ad emigrare, i gialli ad oriente, nel continente di Lemuria, i neri al sud, nel continente di Gondwana, i rossi ad ovest nel continente americano attraverso lo stretto di Beryng o le Isole Aleutine, i bianchi nel continente europeo sia nella sua zona nordica che in quella mediterranea.
Nel 2° Grande Anno è la razza gialla che inizia a predominare sulle altre. Questa viveva nel continente di Lemuria dalla cui distruzione rimangono gli arcipelaghi dell’Insulindia di cui Ceylon sarebbe stato
il centro geografico. E’ in oriente infatti che l’antropologia moderna vede la nascita della civiltà.
Siccome lo sviluppo della civiltà gialla è avvenuto all’interno dell’età dell’oro, nessuna traccia archeologica è rimasta di questa civiltà relativamente a quell’epoca.
Il passaggio dal 2° al 3° Grande Anno coincide con la “caduta”, il passaggio dall’età dell’oro a quella dell’argento. Questa caduta è stata accompagnata da cataclismi con la disgregazione del continente di Lemuria e con alterazioni climatiche.
Il 3° Grande Anno corrisponde all'elemento Fuoco e si ha così il predominio della razza nera.
Scheletri negroidi risalenti a circa il 25.000 a.C., sono stati ritrovati nel sud dell’Europa ad indicare il movimento espansionistico della razza negra verso la fine del 3° Grande Anno..
Sembra infatti che per ogni razza si verifichi un gigantismo espansionistico verso la fine del suo periodo di sviluppo.
La disgregazione del continente di Gondwana, probabilmente a seguito di eruzioni vulcaniche, ha prodotto i continenti dell’emisfero australe, Antartide, Australia, Madagascar, Africa del Sud, Terra del Fuoco.
L’Antartide si è ricoperto di ghiacci, l’Australia ha visto la sua popolazione per millenni vivere nel più completo isolamento.
Il 3° Grande Anno corrisponde alle epoche geologiche del Musteriano e dell’Aurinaciano.
Gli utensili preistorici e i reperti artistici sono comparsi durante il Musteriano.
Il 4° Grande Anno è quello in cui si sviluppa la razza rossa.
Secondo Platone la grande isola di Poseidone era situata in pieno atlantico di cui le Canarie rappresentano un frammento residuo. Questa gigantesca isola scomparve attorno al 12/11.000 a.C. a seguito di grandi diluvi il cui ricordo è rimasto nella Bibbia con la descrizione del Diluvio Universale.
La razza rossa è così vissuta completamente isolata sul continente americano fino alla sua riscoperta.
Il 5° Grande Anno è quello della razza bianca, nordica e mediterranea.
Diversi popoli della razza bianca abbandonano in successione il loro ambiente originario per scendere
in Asia Minore ed India (Iranici ed Indo-Arii), nel mediterraneo (Elleni e Latini), in Europa occidentale (Celti e Germani). Questo a seguito dell’apertura per il retrocedere dei ghiacci, delle terre che portano
dalla Siberia ai suddetti territori. Erano i tempi in cui la razza bianca, dopo il suo lungo sonno iperboreo, stava scendendo verso i territori soleggiati per sviluppare le proprie capacità latenti.
La migrazione iperborea rappresenta quindi la discesa dall’indistinzione polare alla manifestazione multipla in varie aree terrestri.
Questa discesa si attua lungo paralleli terrestri rappresentati dai seguenti cerchi:
Cerchio primordiale iperboreo (circolo polare artico?)
Cerchio balto-dacico (paesi baltici, Romania, Caucaso, Siberia meridionale)
Cerchio celtico greco-iranico (Parigi, Atene, Ur)
Espansione religiosa
Cerchio aureo (rappresenta l’asse di espansione della religione cristiana)
Cerchio musulmano (dalla Mecca alla Spagna)
Cerchio etiopico (espansione musulmana tangente all’equatore)
La durata del 5° Grande Anno è esattamente di 12.960 anni, periodo divisibile in 12 “Grandi Mesi” di 1.080 anni ciascuno ed in 6 “Mesi Cosmici” di 2.160 anni ciascuno.
Ogni “Mese Cosmico” di 2.160 anni corrisponde ad un determinato segno zodiacale.
dal 10.930 al 8.770 a.C. Ciclo del Leone
dal 8.770 al 6.610 a.C. Ciclo del Cancro
dal 6.610 al 4.450 a.C. Ciclo dei Gemelli
dal 4.450 al 2.290 a.C. Ciclo del Toro
dal 2.290 al 130 a.C. Ciclo dell’Ariete
dal 130 a.C al 2.030 d.C. Ciclo dei Pesci
Come il Manvantara si divide in 5 Grandi Anni, così il 5° Grande Anno può dividersi in 5 periodi la cui durata viene arrotondata a 2.592 anni ciascuno (arrotondamento a 2.600):
Prima fase, iperborea 11.000 - 8.400 a.C.
Seconda fase, orientale (siberiana) 8.400 - 5.800 a.C.
Terza fase, meridionale (iranica) 5.800 - 3.200 a.C.
Quarta fase, occidentale (celtica) 3.200 - 600 a.C.
Quinta fase, mediterranea e nordica 600 a.C. - 2.030 d.C.
Il predominio eccessivo di una razza implica il predominio del suo temperamento sulle altre razze, causando uno squilibrio sull’ambiente sociale e cosmico.
Siamo quindi autorizzati a vedere nella formidabile espansione della razza slava ed anglosassone un nuovo esempio di gigantismo razziale, segno premonitore della fine del ciclo dell’attuale ciclo della razza bianca
Posted in Metafisica, Written by Gaetano Dini, Visualizzazioni 7310,
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